Frati Francescani dell'Immacolata

Marianità

La dimensione Mariana 

 

La dimensione mariana è la caratteristica specifica della nostra famiglia religiosa.
Il nostro ispiratore, S. Massimiliano Kolbe, è stato un apostolo del culto all’Immacolata Concezione.

È noto come quest’umile e mite Francescano, con incredibile audacia e con straordinario genio organizzativo, sviluppò le “Città dell’Immacolata” facendo della devozione alla Madre di Cristo, contemplata nella sua veste solare (Cfr. Apoc. 12, 1) il punto focale della sua spiritualità, del suo apostolato, della sua teologia.

Padre Kolbe, come tutta la dottrina, tutta la liturgia e tutta la spiritualità cattolica, vede Maria inserita nel disegno divino, come «termine fisso d’eterno consiglio», come la piena di grazia, come la sede della Sapienza, come la predestinata alla Maternità di Cristo, come la regina del regno messianico (Lc 1, 33) e nello stesso tempo l’ancella del Signore, come l’eletta a offrire all’Incarnazione del Verbo la sua insostituibile cooperazione, come la Madre dell’uomo-Dio, nostro Salvatore, Maria è Colei mediante la quale gli uomini arrivano a Gesù, e Colei mediante la quale Gesù arriva agli uomini.

Esiste quindi un profondo nesso tra la vita mariana e la vita missionaria. Questo mosse Padre Kolbe ad introdurre un “Quarto Voto” per assicurare ai frati inviati in missione la totale disponibilità.

Per i Francescani dell’Immacolata questo stesso voto è diventato pubblico ed è denominato “Voto Mariano”.

Come tale esso costituisce anche il carattere distintivo unitario della spiritualità e dell’apostolato dell’Istituto che è impegnato a stabilire il Regno di Cristo sulla terra nella maniera «più bella, più piacevole e più sicura» (cf. SK 1299), ossia attraverso l’Immacolata, con l’Immacolata, nell’Immacolata (Cost. FI 44).

Nella sua dimensione ascetica il Voto mariano esige una vita vissuta interamente per l’Immacolata senza alcuna riserva. L’obbligo, sia morale che giuridico, del consacrato con il Voto mariano è quello di essere pienamente docile, in tutto e per tutto, fra le mani della Mediatrice universale, sempre disponibile anche alle missioni più difficili per il regno di Dio sulla terra. (Cost. FI 45).

Segno esteriore della marianità in ogni frate francescano dell’Immacolata è il colore del saio che riprende in cinerino originario di S. Francesco con una marcata sfumatura celeste, tipica delle rappresentazioni mariane.

Segno distintivo è anche la “Medaglia Miracolosa” appuntata al petto al lato del cuore nel ricordo delle apparizioni mariane a rue du Bac di Parigi nel 1830 e di cui proprio S. Massimiliano Kolbe se ne fece promotore.

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