Messaggio di Natale 2023 del Ministro Generale P. Immacolato M. Acquali

Nella solennità del Santo Natale, l’annuncio dell’angelo ai pastori risuona ancora una volta anche per tutti noi: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore» (Lc 2, 10-11). In quella notte di Betlemme, tali parole avevano suscitato il desiderio di andare e contemplare questo grande evento. Così ce lo descrive il Vangelo di Luca: «I pastori dicevano l’un l’altro: “andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”» (Lc 2, 15).

1

Lo stupore giunge alla sua pienezza quando, recatisi alla grotta, i pastori trovarono il bambino, proprio come era stato detto loro: «Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia» (Lc 2, 16).

Ogni anno anche noi consacrati siamo chiamati a rivivere e ripercorrere questo itinerario. Davanti al presepe, di cui celebriamo come francescani l’ottavo centenario veniamo richiamati a ricevere e riscoprire quella gioia, quello stupore che il mistero racchiude in sé.

2

Il buio di quella notte come di tutte le notti umane è ormai rischiarato da questo evento decisivo per la nostra salvezza: il Figlio di Dio si è fatto uomo, è entrato nella nostra storia in un modo unico per permettere ad ogni uomo e ad ogni donna di entrare nel mistero di Dio. L’amore intra-Trinitario incontra un punto di fuga in cui raggiunge attraverso i gesti e le parole ciascuno di noi per farci partecipi di una comunione di persone divine che trascende tutto ciò che l’uomo avrebbe mai potuto desiderare o concepire.

Nel Natale non ci limitiamo semplicemente a far memoria di un evento passato ma, come consacrati a Maria, siamo chiamati a custodire e meditare la Parola di Dio: «Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2, 19).

3

L’ascolto amoroso, la letizia francescana, lo stupore, devono essere i sentimenti che fioriscono nel nostro cuore e ci spingono ad un atteggiamento di gratitudine e adorazione a Dio che, come dirà poi il primo discepolo della Vergine, S. Giovanni, «ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna» (Gv 3, 16).

  1. “Adoration of the Shepherds – Luke 2:16” di Jan van ‘t Hoff – https://www.gospelimages.com/ ↩︎
  2. San Francesco “Weihnachten in Greccio” di Pedro Subercaseaux Errázuriz, O.S.B (1880-1956) ↩︎
  3. “Bethlehem the House of Bread” di Cicely Mary Barker (1895-1973) ↩︎

Potrebbe interessarti anche:

Convegno Mariologico a Roma: Una Profonda Riflessione sull’Immacolata Concezione nel 170° Anniversario del Dogma

Dal 4 al 5 ottobre 2024 si è svolto a Roma un convegno di rilevanza teologica e spirituale, in occasione del 170° anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione. L’evento, organizzato dall’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata e dalla...
NEL RICORDO DI FRA GILES MARIA CRUZ

NEL RICORDO DI FRA GILES MARIA CRUZ

Questa mattina nelle Filippine alle 9:32 (ora locale) si è spento il nostro confratello Fr Giles M. Cruz nato il 14 dicembre 1966 a Manila. A darne notizia il Delegato per le Filippine, P. Gennaro M. Tindoy. In questi ultimi anni la salute di Fra Giles aveva iniziato...

leggi tutto
La “gioiosa” festa dell’Assunzione della Vergine

La “gioiosa” festa dell’Assunzione della Vergine

​Il Concilio di Nicea e poi quello di Costantinopoli hanno gettato le basi dogmatiche per la definizione del dogma dell'Assunzione definita solennemente solo nel 1950.  Come cattolici crediamo che la Beata Vergine Maria sia stata assunta in corpo e anima al Cielo come...

leggi tutto

Commenti

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pin It on Pinterest

Verificato da MonsterInsights